FORTEZZA EUROPA
La senti la puzza di morte
La senti la puzza di morte
nel legno fradicio che geme
mentre nascondi il tuo bambino
dai fendenti roventi del sole?
E la voce della speranza, la senti
tacere sotto l'incedere dell'onda
con gli occhi di mille arrivederci
spalancati come fiori di terrore?
Il mare ormai muro di fortezza
è fonte inesauribile di dolore
e cancella la tua storia mai nata
nel cimitero liquido dei senzanome
Chi mai piangerà il tuo natale?
a chi toccherà scrivere l'epitaffio
di questa strage dove nessuno si salva
ma tutti restano incolpevoli?
È fatto di vergogna il mare che
bisogna sopportare, che spinge
a scrivere e dolersi a leggere e soffrire
consapevoli di quanto ciò non basti
L'innocenza è affogata per sempre
nel naufragio di un'umanità dimenticata
infranta sugli scogli di Ahmetbeyli
o ingoiata dai flutti di Lampedusa
È una discarica per anime povere
fatta di rifiuti rifiutati che ancora osano
sognare, che bussano alle nostre porte
chiuse e noi, guardando nello spioncino
li lasciamo lì a bussare, e bussare
per proteggere le tasche dal cuore
fingendo di non vedere, di non sentire
dimenticando che chiudersi dentro
è come chiudersi fuori
dalla nostra stessa vita.
mentre nascondi il tuo bambino
dai fendenti roventi del sole?
E la voce della speranza, la senti
tacere sotto l'incedere dell'onda
con gli occhi di mille arrivederci
spalancati come fiori di terrore?
Il mare ormai muro di fortezza
è fonte inesauribile di dolore
e cancella la tua storia mai nata
nel cimitero liquido dei senzanome
Chi mai piangerà il tuo natale?
a chi toccherà scrivere l'epitaffio
di questa strage dove nessuno si salva
ma tutti restano incolpevoli?
È fatto di vergogna il mare che
bisogna sopportare, che spinge
a scrivere e dolersi a leggere e soffrire
consapevoli di quanto ciò non basti
L'innocenza è affogata per sempre
nel naufragio di un'umanità dimenticata
infranta sugli scogli di Ahmetbeyli
o ingoiata dai flutti di Lampedusa
È una discarica per anime povere
fatta di rifiuti rifiutati che ancora osano
sognare, che bussano alle nostre porte
chiuse e noi, guardando nello spioncino
li lasciamo lì a bussare, e bussare
per proteggere le tasche dal cuore
fingendo di non vedere, di non sentire
dimenticando che chiudersi dentro
è come chiudersi fuori
dalla nostra stessa vita.
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