RiEvoluzione Poetica

venerdì 27 aprile 2012


APPELLO ALLE ISTITUZIONI ITALIANE

L'informazione libera e pluralista, assieme alla stampa non profit, fa parte integrante del sistema immunitario di ogni democrazia. Se si modifica, si impoverisce o addirittura si esclude questo sistema, si decreta consapevolmente, lucidamente, cinicamente un'inevitabile patologia per il nostro intero corpo sociale; una patologia che causerà la malattia, la sofferenza e la morte della democrazia stessa.
Questo appello è rivolto al governo in carica, al parlamento e a tutte le cariche istituzionali italiane: voi avete la responsabilità di salvare l'economia del Paese, ma ancor prima avete il dovere di salvarne i principi democratici e i diritti costituzionali, di gran lunga più importanti dei mercati e delle borse.
L'informazione indipendente è l'unica che può garantire un giornalismo libero da qualsiasi convenienza o profitto finanziario. La grande industria della notizia, in primo luogo, si basa invece sulle logiche commerciali, sugli utili e sui profitti. Questo ne condiziona o addirittura ne assoggetta i principi stessi di libertà d'informazione.
Se non fate subito qualcosa per garantire l'esistenza delle più di 100 testate che stanno per chiudere, al di là delle nuove migliaia di disoccupati e delle famiglie sul lastrico che il Paese dovrà sopportare, sarete ricordati come coloro che hanno sancito la fine della democrazia italiana e l'avvio di un vero e proprio regime, che sia politico o finanziario non farà alcuna differenza per i cittadini che dovranno subirlo.
Rimandare ancora o far finta di non vedere, significa che è già stato deciso il suicidio democratico di questa Repubblica.


mercoledì 18 aprile 2012

POETI DA MORIRE

Nell'ambito del Laboratorio dei diritti umani, organizzato dalla Biblioteca Franco Basaglia di Roma e da Amnesty International ogni ultimo martedì del mese (dal 31 gennaio al 26 giugno 2012), si terrà il reading Poeti da morire, con letture di testimonianze e poesie dai bracci della morte statunitensi accompagnate da musiche  dal vivo realizzate con strumenti etnici provenienti da ogni parte del mondo. L'incontro, a cura di Giuseppe Lodoli (Comitato Paul Rougeau) e Marco Cinque (scrittore, musicista e attivista dei diritti umani), prevederà una introduzione dello stesso Lodoli, cui seguiranno letture drammatizzate e musicate con Marco Cinque (voce narrante e fiati etnici), Paolo Codato (voce narrante), Olga Campofreda (voce narrante), Fabio Appetito (voce narrante),  Alessandra Bava (voce narrante), Pino Pecorelli (percussioni etniche) e Stefano Cinque (piano-tastiera). Aderisce alla serata il gruppo romano delle Revolutionary Poets Brigade (fondato tra gli altri da Jack Hirschman, grande poeta ed emblema della controcultura statunitense), che utilizza il linguaggio poetico per veicolare contenuti sociali come appunto quelli dei diritti civili, umani e ambientali, realizzando iniziative non all'interno dei circuiti accademici o nei salotti letterari, spesso autoreferenziali, ma nel vivo del tessuto sociale.